Repubblica: “L’Inter prende Palacios, ma Inzaghi voleva altro, Oaktree gliel’ha negato”

Con l’arrivo del giovane difensore argentino Tomas Palacios, acquistato dall’Independiente Rivadava per per 6,5 milioni di euro, più ulteriori 4 di possibili bonus, il mercato dell’Inter può considerarsi concluso, a meno di sorprese dell’ultimo minuto. Il 21enne, che ha firmato con i nerazzurri un contratto quinquennale, si è già imbarcato da Buenos Aires e lunedì dovrebbe sostenere le visite mediche. Sarà lui il vice-Bastoni, al termine di una ricerca durata più di un mese e che ha visto accostati ai campioni d’Italia in carica diversi profili.

E secondo Repubblica, Palacios non sarebbe affatto stato la prima scelta di Simone Inzaghi, che invece aveva indicato alla società un altro nome. Oaktree però, a quanto scrive il quotidiano romano, avrebbe posto il proprio veto.

Inter, arriva Palacios ma Inzaghi e Marotta volevano altro…

Da quando Oaktree ha rilevato la società dal gruppo Suning, le linee guida per il calciomercato sembrano ben definite: puntare su profili giovani, futuribili, e con ingaggi non esageratamente alti. Per questa serie di motivi la proprietà ha spinto per scegliere Palacios come nuovo vice-Bastoni.

Scrive Repubblica:

“Oramai la tendenza è investire sui giocatori attorno ai vent’anni, per ragioni più finanziarie che tecniche: il loro costo può essere ammortizzato con contratti a lunga scadenza e spesso diventano rivendibili, quindi plusvalenze vive. Il concetto dell’instant team, caro soprattutto alla Juve fino a un paio d’anni fa e all’Inter fino a un paio di mesi fa, è ormai tramontato”.

Il quotidiano romano poi rivela come la prima scelta di Inzaghi e Marotta per il ruolo di difensore mancino non fosse proprio l’argentino, bensì un profilo molto più esperto:

La nuova proprietà americana Oaktree ha negato a Marotta (che in tempi non sospetti aveva preso a zero Taremi e Zielinski) l’ingaggio dello svincolato Ricardo Rodriguez, che per Inzaghi sarebbe stato tecnicamente perfetto: meglio, nell’ottica dei nuovi padroni, l’incognita del ventunenne Palacios”.

Del resto, esattamente un mese fa, l’agente del difensore svizzero aveva detto praticamente le stesse cose

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