Parlare di Champions League con uno che quella coppa l’ha vinta. E anche da assoluta protagonista. Nel secondo giorno in cui si gioca la massima competizione per club nel suo nuovo format, La Gazzetta dello Sport ha deciso di intervistare Wesley Sneijder, uno degli uomini simbolo dell’Inter che nel 2010 vinse tutto, compreso il trofeo più ambito. Dalle favorite per la vittoria finale al paragone tra Lautaro e Haaland: ecco cosa ne pensa l’ex trequartista olandese.
Sneijder: “La mia Inter ha un aura speciale”
Sneijder ha parlato delle squadre più attrezzate per arrivare fino in fondo: “Se faccio una griglia, la sbaglio sicuro, perché ogni anno qualche sorpresa c’è sempre. Posso solo dire che non partono necessariamente avanti solo City e Real e che in primissima fila c’è anche la mia Inter. Ormai la squadra ha un’aura speciale, può arrivare in semifinale e oltre. Certo, in questa Coppa l’imprevisto è dietro l’angolo, ma tutte le big sanno che se la dovranno vedere con l’Inter“.
“Lautaro vale Haaland, è un bomber di razza”
L’olandese ha poi parlato del capitano nerazzurro e del suo momento di digiuno dal gol: “Partiamo col dire che Lautaro vale Haaland. E vale gli altri grandi attaccanti di questa epoca: trovatemelo un altro che sa segnare in tutti i modi possibili. La vittoria da protagonista in nazionale gli ha dato un altro status, ma lo ha pure stancato un po’: normale, deve solo ritrovare la forma. Non capisco questa preoccupazione per il fatto che non abbia ancora segnato: sappiamo tutti che succederà, presto, e da quel momento in poi non si fermerà. È la legge dei bomber di razza. Poi ha compagni all’altezza: Thuram è ormai una certezza, Arnautovic spacca le partite, e scoprirete presto pure Taremi…”.
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