Caso Ultras, Marotta non ha dubbi: “Noi parte lesa, non abbiamo strumenti per tutelarci”

Nella giornata di oggi, l’assemblea degli azionisti dell’Inter ha approvato il bilancio del club per il 2024 (chiuso al 30 giugno). Perdite ridotte a 36 milioni di euro, circa 50 in meno rispetto alla passata stagione, quando era stato registrato un rosso di 85 milioni. A margine dell’assemblea, il presidente nerazzurro Beppe Marotta si è detto entusiasta dell’approvazione del bilancio tornando, poi, sul caso ultras. 

Marotta: “Stagione leggendaria”

“Il bilancio approvato si riferisce a una stagione leggendaria segnata dal traguardo della seconda stella – ha chiosato Marotta – una pietra miliare nel palmares interista, all’interno di un ciclo vincente che intendiamo proseguire. Queste vittorie sarebbero state impossibili senza il supporto di Oaktree, che ci porterà a velocizzare il percorso di risanamento per garantire competitività, insieme alla necessaria stabilità finanziaria e operativa”. Quindi, sugli obiettivi stagionali: “Competere ai massimi livelli sia in Italia che in Europa, risanare le finanze del club, portare avanti il progetto relativo al nuovo stadio e potenziare le strutture di allenamento”.

Marotta sul caso ultras: “Noi parte lesa”

Nel corso del suo intervento, il presidente dell’Inter è poi tornato sul caso ultras: “Noi siamo parte lesa e non abbiamo gli strumenti per poterci tutelare. Lo stadio nuovo aiuterà a rafforzare il rapporto sano con il tifo e con la nostra identità. 

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