De Rossi: “Emulare Guardiola è un errore. Il migliore degli ultimi 15 anni? Gasperini”

Esonerato dopo poche settimane dall’inizio della stagione, Daniele De Rossi è attualmente svincolato. La sua avventura da allenatore della Roma, dopo esserne stato giocatore e capitano, è durata meno di un anno.

Il tecnico è però tornato a parlare del movimento calcistico italiano in generale, soffermandosi in particolare sulle tipologie di allenatore, durante la 6^ edizione dello ‘Sport Talk Industry’. Di seguito le sue parole.

Sul calcio italiano

Noi interpreti del calcio dobbiamo avere la capacità di cambiare. Così come sta facendo il tennis, anche nel calcio abbiamo bisogno di facce giovani e pulite che lottino per il nostro paese. Il mondo del calcio è estremamente popolare, ma ci sono troppi interesse che vengono trainati dal tifo. Ciò che importa è l’interesse della squadra, così funziona il calcio. Siamo tutti attratti dal tornaconto economico”.


Sul calcio semplice

“Oggi la normalità è sottovalutata, ma in realtà giocare semplice è molto difficile. Guardate ad esempio Rodri, che ha vinto il Pallone d’Oro: lui gioca in maniera semplice, ma questo implica pensare a mille soluzioni quando non viene inquadrato”.


Su Guardiola

Tutti vogliono emulare il gioco di Guardiola, ma è un errore. Lui è un genio, ma fare quello che fa lui implica togliere il pallone dai piedi dei ragazzini per fargli fare un’ora di tattica. Il ragazzino deve giocare l’uno contro uno e divertirsi, poi crescendo ci sta fare un lavoro diverso anche da un punto di vista fisico”.


Su Gasperini e Spalletti

Forse il più grande allenatore in Italia degli ultimi 15 anni è Gasperini. Ha cambiato la vita di una società e di una città. L’Atalanta faceva su e giù, ora è una big del calcio italiano. Avendo vinto anche l’Europa League è ancora più affascinante, nonostante il vincere o perdere una finale non cambi il percorso. Questo perché per me la vittoria non è fondamentale. Inevitabilmente però, chi vince ha più peso a livello di attenzione: anche Spalletti, che è un allenatore gigante, dopo aver vinto lo scudetto a Napoli viene ascoltato in maniera diversa”.

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