AMARCORD | 11 dicembre 2013, Galatasaray-Juventus 1-0: la partita sotto la neve che non si doveva giocare

Se cercate online la brutale espressione “esempio di guerra calcistica”, probabilmente fra le partite uscirebbe anche questa. Sì perché quella andata in scena l’11 dicembre 2013 è stata tutt’altro che un match di calcio. Non per i tempi moderni almeno, dove si cerca sempre e comunque di mettere giocatori e spettatori nelle migliori condizioni per proporre e godere di uno spettacolo.

Il giorno prima però ad Istanbul la neve cade copiosa e l’epilogo è drammatico: la sera del 10 dicembre è in programma il match decisivo per il passaggio del turno agli ottavi di finale, l’ultima giornata del girone di Champions League tra Galatasaray e Juventus. Quello era il Gala dei vari Drogba, Sneijder, Felipe Melo e Muslera, con Roberto Mancini in panchina; dall’altra parte invece c’era la prima Vecchia Signora di Conte, appena tornata in Champions League dopo l’incredibile scudetto vinto l’anno prima a sorpresa davanti al Milan.

La partita inizia quindi nella bufera, con un campo impraticabile ed un clima ai limiti del surreale. Arbitro e Uefa però ci mettono ben 31 minuti prima di capire che questo non è calcio: così non si può giocare. È proprio un altro sport, più simile alla lotta greco-romana che ad una partita in cui si deve calciare un pallone. Ed ecco quindi il rinvio.

Gara riprogrammata per il giorno seguente a partire dalle ore 14.00.

Galatasaray-Juventus 1-0, il racconto del match

In mattinata il cielo offre qualche schiarita, smette di nevicare e le temperature si alzano leggermente sopra i 0 gradi. Le squadre quindi si ritrovano in campo sul punteggio di 0-0 a partire dal 31’ minuto del primo tempo, sempre con gli stessi 22 giocatori della sera precedente. Alla Juventus basta un pareggio per certificare il secondo posto in classifica e quindi la qualificazione agli ottavi di finale, mentre invece il Galatasaray ha bisogno di una vittoria alla Turk Telecom Arena.

L’arbitro fischia quindi il (ri)inizio del match, e incredibilmente riprende subito a nevicare. Le temperature tornano a riabbassarsi, le tribune (semideserte) cominciano a ghiacciarsi e il pallone è obbligatoriamente arancione. Il clima è surreale, quasi spettrale, e siamo solo nel primo pomeriggio subito dopo pranzo.

Nei restanti minuti che portano all’intervallo succede ben poco: un tentativo di Marchisio, ma troppo debole. Si torna quindi subito negli spogliatoi dopo appena un quarto d’ora, ancora senza reti. Conte è imbufalito con il direttore di gara, gli grida “This is not football!”, ed effettivamente ha ragione: è praticamente impossibile girare palla a terra, il campo è vergognoso per essere una partita da dentro o fuori di Champions League e gli stessi giocatori sono fisicamente in pericolo.

È però giovedì pomeriggio, il giorno seguente si sarebbero tenuti i sorteggi degli ottavi e non c’è più tempo. Bisogna giocare.

Nella ripresa le squadre prendono un po’ più confidenza col terreno e tutto si movimenta un po’. Da una parte ci prova Pogba, ma il suo tiro è debole; risponde dall’altra Sneijder, ma Buffon ringrazia. Al 57’ la prima vera grande emozione: Drogba si libera bene e calcia in area di rigore, ma Buffon è pronto e compie una grande parata.

Col passare dei minuti cresce l’attenzione della Juve, ma il campo peggiora continuamente e rende tutto più lento e difficile. Dopo l’ora di gioco Asamaoh ci prova, ma Muslera è pronto. Al 79’ la miglior occasione per gli ospiti: colpo d’esterno di Tevez che mette in ottima posizione Marchisio, il cui tiro però è debole col destro fra le braccia del portiere di casa. All’85’ ecco quindi il gol che decide il match: spizzata di testa di Drogba per Sneijder che si inserisce sulla destra, il rimbalzo incontrollato del pallone lo favorisce e l’olandese davanti alla porta non può sbagliare nel facile diagonale. È 1-0 Galatasaray.

 

Juve letteralmente gelata, ancor più di quanto non lo fosse già prima. Negli ultimi istanti Conte fa qualche cambio, ma non serve a nulla. Era ovvio che la prima squadra che sarebbe andata in vantaggio avrebbe poi tenuto facilmente il risultato e vinto la partita. E così è andata.

Trionfo clamoroso del Galatasaray che vola agli ottavi di finale di Champions League, Juventus invece eliminata sotto una tempesta di neve e costretta all’Europa League.

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