Quando allenava era soprannominato “il Profeta“, perché con la sua idea di calcio totale rivoluzionò completamente il modo di intendere il calcio facendo numerosi proseliti. Il suo era un calcio ispirato a quello dell’Olanda di Michels, fatto di pressing a tutto campo e di un pragmatico 4-4-2 basato su una grande organizzazione di squadra. Con il Milan, al tramonto degli anni ’80, ha vinto praticamente tutto, con l’Italia ha sfiorato un Mondiale sfumato solo per quei maledetti rigori nell’afa di Pasadena.
Oggi, a quasi 80 anni (classe 1946), Arrigo Sacchi starebbe seriamente pensando alla clamorosa decisione di rimettersi in gioco e tornare a fare quello per cui è diventato famoso in tutto il mondo, tanto da essere considerato uno dei migliori allenatori della storia. A dichiararlo è stato lui stesso in un’intervista rilasciata ad Adnkronos.
Sacchi torna ad allenare?
La notizia è di quelle sorprendenti, ma quando a lanciarla è il diretto interessato c’è sicuramente un fondo di verità: Arrigo Sacchi potrebbe tornare in panchina. Le sue parole vanno in questa direzione: “Sto pensando di tornare ad allenare, in Italia o all’estero“, ha rivelato all’Adnkronos. Nessun indizio però su quale potrebbe essere la sua prossima squadra: “Ne ho tante. Ma se farlo in Italia non lo so“, ha spiegato.
Perché non in Italia? “Perché io voglio troppo bene a questo Paese, solo che ho un difetto, dico quello che penso e quindi a volte devo dire quello che penso di noi. E questo mi dispiace dirlo. E quindi cerco di evitare prima. Mi chiedono di andare per esempio in Brasile, in Argentina, in Spagna. E tanti altri…“.
In caso questa idea, per certi versi clamorosa, si concretizzasse, riuscirebbe il buon Arrigo ad adattarsi ad un calcio che, da quando ha smesso di allenare (2001 a Parma) è drasticamente cambiato?
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