Striscione fascista esposto in Curva Sud: scoppia la polemica in Roma-Monza (FOTO)

Esaltazione per il gioco mostrato in campo, sdegno per quanto avvenuto sugli spalti. Roma-Monza è stata una partita a due facce: da un lato la prestazione molto convincente della squadra di Ranieri, che si è liberata dei brianzoli con un comodo 4-0; dall’altro le polemiche per uno striscione esposto in Curva Sud, di stampo fascista, che sta facendo molto discutere. “Io ce resto su ‘sta strada finché mi reggono le gambe. È co’ sto core e co’ sta faccia che so’ diventato grande”, il testo spuntato in mezzo alle tribune dell’Olimpico: una frase che può sembrare un semplice incoraggiamento al tifo, ma che in realtà appartiene al brano Er Cammeratadella band “Innato senso di allergia“, un gruppo musicale legato all’estrema destra identitaria.

Roma-Monza, lo striscione che fa discutere e scatena le polemiche

Lo striscione è stato esposto al centro della Sud prima del fischio d’inizio con la firma “Roma“, uno dei gruppi ultras giallorossi. Come detto, si tratta di versi della canzone Er Cammerata, che fa parte dell’album “Quando c’era Lui” pubblicato nel 2007. Secondo La Stampa, ogni riferimento non è affatto casuale, ma assolutamente voluto. Ed è solo l’ultimo episodio di una serie che si sta prolungando, a dimostrazione di come negli ultimi anni la curva romanista politicamente sia spostata sempre di più a destra.

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Ultras romanisti, gli altri episodi fascisti dell’ultimo periodo

Proprio il gruppo ultras “Roma” recentemente aveva prodotto delle sciarpe e delle bandiere con il messaggio “Roma Marcia Ancora”, con chiaro rimando alla storica marcia di Mussolini del 1922. Giusto la settimana scorsa, durante la trasferta di Parma, nel settore ospiti del Tardini è apparso un adesivo con la Stella di David insieme allo stemma della Lazio e alla scritta “Peggior nemico”. Un modo becero di richiamare alla rivalità con i cugini. Esattamente come accaduto nell’ultimo derby, giocato a gennaio, quando su un cavalcavia della città è stato esposto un cartellone con scritto “Laziale ebreo” a fianco di due svastiche. Il tifo, soprattutto nel 2025, dovrebbe essere un’altra cosa. 

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