Nel vodcast di Adani, Cassano e Ventola, ospite speciale della puntata di ieri Francesco Totti, che ha discusso coi tre di varie tematiche, tornando anche sul suo ultimo anno in giallorosso.
L’ultima stagione alla Roma
“La società mi chiese se volevo restare, io dissi che sarei rimasto gratis e che stavo bene. Sapevo di poter continuare. Non avrei mai preteso di essere titolare, per me la Roma veniva prima di tutto, poi a tre giornate dalla fine mi dicono che quello sarebbe stato il mio ultimo derby – racconta Totti -. Con Spalletti non era rose e fiori, ma se mi avessero detto fin da subito che avrei dovuto smettere le cose sarebbero andate diversamente. Potevo ancora dare un contributo importante. Dopo mi volevano altre squadre, ma non ho accettato per rispetto dei tifosi. Dovevo finire con la Roma”. Totti non esclude un ritorno da dirigente: “Io ora cerco giovani forti in giro per il mondo ma non sono un procuratore, voglio solo divertirmi. Poi se un giorno qualcuno dovesse venire a cercarmi valuterei, ma andrei solo alla Roma o in Nazionale”. Poi incensa Dybala: “È il giocatore che più mi somiglia, come lui ce ne sono 4-5 in tutto il mondo”.
La risposta a Moratti
Totti ha voluto anche rispondere a Moratti che recentemente aveva dichiarato che Sensi aveva cercato di venderlo all’Inter per problemi finanziari ma lui aveva rifiutato: “Moratti è un signore, un numero uno, ma le sue dichiarazioni non mi sono piaciute – ha spiegato l’ex 10 giallorosso -. Sensi non mi ha mai voluto vendere, non sentiva ragioni, si è sempre impuntato. Quindi, in caso, era il contrario: Moratti e l’Inter mi volevano, ma per i Sensi io sono sempre stato incedibile. E questo va detto. Per lui non c’era discussione, così come per me: rimanere a Roma. Questa è la verità”.
Poi l’ex fantasista della Nazionale ha parlato anche del futuro allenatore della Roma.
L’allenatore della Roma
Totti ha smontato un rumors di mercato che imperversa da settimane in casa Roma: “Serve Ancelotti, ma tanto non viene. E se venisse ti direbbe: qual è la squadra? Con questa squadra non viene… Con Ancelotti dovresti cambiare l’assetto, la spina dorsale. Se io dovessi essere il direttore tecnico proverei a convincere lui. E se alzo il telefono io è diverso rispetto ad altri. Gasperini è un buon allenatore, ma non mi fa impazzire. Io non riuscirei mai a giocare con il suo modo a tutto campo (ride, ndr). Però l’Atalanta sta facendo un grande campionato ed è bella da vedere. De Zerbi invece mi piace moltissimo, ma a Roma sarebbe un punto interrogativo. A Roma si sono abituati ad allenatori medi…”.
Infine ha rivelato qual era la squadra di serie A che l’aveva contattato a gennaio.
Il ritorno in campo
Qualche settimana fa era uscita la notizia di una squadra interessata a far tornare in campo Totti e l’attaccante ha ribadito che si trattava di una trattativa reale: “Non scherzo, a gennaio mi ha cercato una squadra di serie A. Era il periodo che mi allenavo tutti i giorni, 2 ore al giorno e stavo bene. Ho rifiutato perché dovevo cambiare tante cose, avrei dovuto cambiare città e avvicinarmi a Cassano. Ma ci pensi? No, no… (ride, ndr)”. Difatti spoilerando che la squadra è il Genoa.
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