Claudio Ranieri non ne esce proprio benissimo da questa storia: lo dice il giornalista Giovanni Capuano sul proprio profilo X. Secondo lui infatti, quando un allenatore del calibro di Ranieri prima accetta un incarico così prestigioso come quello della Nazionale, manda la lista dei collaboratori e poi rifiuta, beh, qualche problema lo crea. Una situazione che avrebbe potuto evitare semplicemente dicendo ‘no’ sin dall’inizio.
Italia, le parole di Capuano su Ranieri
«Comunque anche Ranieri che prima accetta, manda la lista dei collaboratori, fa fare alla Figc tutti i passi formali e poi ci ripensa, rifiutando l’Italia nel momento dell’emergenza e creando molti più problemi di quanto già ce ne fossero se avesse declinato subito…Ecco, anche Ranieri non è che ne esca proprio benissimo da questa storia» scrive Capuano su X. Quella che doveva essere una possibile rinascita per la Nazionale si è trasformata in un pasticcio di proporzioni imbarazzanti.
La decisione di Ranieri, però, è comprensibile se si considera il contesto romano. Roma, una città e una tifoseria che vivono il calcio con un fervore quasi religioso. «Se avessi voluto continuare, non avremmo preso Gasperini. Voglio pensare solo alla Roma», questo il messaggio, reso pubblico con una certa astuzia da Zazzaroni nella giornata di ieri. Una mossa obbligata per evitare di finire nei guai nella sua città natale. Nonostante l’idea di un doppio incarico potesse sembrare intrigante, i rischi di essere criticato pesavano enormemente.
L’addio di Spalletti ad un’Italia che non c’è più
E mentre Ranieri si tira indietro, Luciano Spalletti saluta con le lacrime agli occhi. Se non altro, Spalletti ha dimostrato che a lui, la Nazionale, importava davvero. Però, come spesso accade, ha aspettato troppo per mostrarsi autentico. Alla fine del suo mandato, ha lasciato una chiara opinione sui calciatori: troppi “problemini e dolorini”, e una frecciatina a chi rifiuta la maglia azzurra per poi non essere più convocato. Forse un po’ tardiva, ma sincera.
La verità è che la Nazionale è diventata un peso. E non solo per Ranieri. Gli italiani sembrano interessarsi alla maglia azzurra soltanto quando si vince. I mondiali mancati ormai si accumulano, mentre all’estero la Nazionale è un affare serio.











