La panchina della Nazionale italiana ha un nuovo padrone e il suo nome è Gennaro Gattuso. Rino ha ora l’arduo compito di guidare l’Italia verso un futuro pieno di sfide e impegni decisivi.
La sfida contro il tempo
Il calendario non ammette ritardi e Gattuso lo sa bene. Il prossimo 5 settembre contro l’Estonia, a Bergamo, sarà il primo vero banco di prova per il nuovo ct. Non ci sono margini d’errore, la squadra deve essere pronta e concentrata per non lasciare punti per strada. Infatti, il divario con la Norvegia, al comando del girone, è di ben nove punti. Ma con due partite in meno, gli Azzurri hanno ancora cartucce da sparare.
L’aspetto economico e i paragoni di stipendi
Il paragone con gli stipendi di altri ct può far discutere, come quello di Spalletti che percepiva ben 2,8 milioni di euro netti. Con un contratto da 800 mila euro netti per Gattuso, il neo ct può raggiungere il bonus da 1 milione di euro in caso di qualificazione ai Mondiali. E in effetti, qualora riuscisse a portare l’Italia a giocarsi la coppa tra Usa, Canada e Messico, il rinnovo fino al 2028 sarebbe più che scontato, con una speranza all’orizzonte di poter partecipare anche agli Europei.
