Cruciani e l’ipocrisia nel calcio: “Nel lasciare l’Inter Mou più ipocrita di Inzaghi. Mancini? Avrebbe dovuto dire ‘Lascio la Nazionale per i soldi arabi'”

In occasione dell’uscita del suo nuovo libro, “Ipocriti“, Chiamarsi Bomber ha intervistato in esclusiva Giuseppe Cruciani, giornalista e volto noto di televisione e radio, il quale ha parlato proprio dell’ipocrisia nel mondo del calcio.

Secondo te oggi è pi ipocrita fare gol e baciare la maglia o dire di sì ai soldi arabi nel pieno della propria carriera?

Nessuna delle due cose. Baciare la maglia è un gesto normale, di affetto ed esultanza. Io credo che dire di sì ai soldi nel mezzo della propria carriera è una scelta che non si può biasimare. I soldi servono per essere più liberi, per stare meglio, e se uno fa questo tipo di scelta chi se ne frega, fatti suoi. Certo esce dal mondo del calcio, perché quello non è calcio”.

Dopo una sconfitta è più ipocrita andare sotto la curva e chiedere scusa ai tifosi o ostare un messaggio social di scuse?

“Postare un messaggio di scuse sui social, perché dopo una sconfitta non ci si deve scusare, questo è il punto. Trovo assurdo che uno debba scusarsi pubblicamente dopo una sconfitta. Uno può dire di esser dispiaciuto, ma scusarsi… Certo i giocatori dell’Inter si scusano dopo Monaco perché quella è una sconfitta umiliante, ma non devono mai essere scuse rivolte a gruppi di tifosi che convocano i giocatori sotto la curva. Scusarsi dopo una sconfitta è come ammettere di non essersi impegnati abbastanza, come ammettere di non aver dato tutto. Lo trovo ridicolo”.

Sono più ipocrite le terze maglie creative e sgargianti o i look e le esultanza brandizzate dei calciatori?

“Le terze maglie sgargianti non sono ipocrite ma servono ad una sola cosa, ad incassare più soldi dal marketing, e questo è legittimo. Lì la creatività viene applicata al guadagno e alla necessità di trovare sempre più soldi, e non c’è nulla di ipocrita. Qualsiasi cosa possa portare denaro lo trovo legittimo”.

Più ipocrita Inzaghi che va via dopo Monaco o Mourinho che va via dopo Madrid?

“Beh è una bella lotta, però penso Mourinho. Chiaro che lui va via dopo una vittoria ed Inzaghi dopo una sconfitta, quindi Mourinho nella testa dei tifosi è stato metabolizzato senza recriminazioni, anzi, è diventato un mito nonostante li abbia abbandonati la sera stessa della finale senza dire una parola, nel tunnel, portato via dallo stadio da una macchina del Real Madrid e non presentandosi nemmeno a Milano per la sfilata della vittoria. Questo è un paradosso, sono i misteri del calcio”.

Più ipocrita cambiare allenatore come ha fatto la Juve con Thiago Motta oppure puntare su Tudor perché non sono arrivati altri candidati?

“Innanzitutto puntare su Thiago Motta è stato un errore, a posteriori. Molti, io no, pensavano fosse la rivoluzione del calcio. Effettivamente è ipocrita dire ‘Abbiamo puntato su Tudor’ quando non era assolutamente la prima scelta, ma quello fa parte del gioco. Ci sono delle ipocrisie che fanno parte del gioco e della comunicazione. Tudor non era la prima scelta, poi ci sono stati dei no e hanno puntato su di lui, ma questo non si può dire”.

La cosa più ipocrita del calcio moderno?

“Essere a favore dei diritti umani e puntare su paesi che invece li negano”.

Se potessi eliminare una squadra per sempre?

“Eliminare è una parola brutta, non voglio eliminare nessuna squadra, anche se ci sono delle squadre che hanno proprietà internazionali che hanno capacità illimitate e stravolgono il mondo del calcio”.

Il calciatore più sottovalutato di sempre?

“Difficile dirlo, però mi viene in mente un periodo in cui Donnarumma non era considerato quello che oggi invece viene considerato, e giustamente, ossia come un grande portiere, per me dovrebbe vincere il Pallone d’Oro. Fino a pochi mesi fa veniva messo in discussione al Psg, e negli anni scorsi c’è stato anche chi l’ha messo in discussione come portiere della Nazionale per qualche errore. Credo che la forza, la mentalità, la testa ed il talento di Donnarumma si siano mostrati in tutta la sua evidenza in questo periodo”.

Var sì o Var no?

“Var sì ma non così come è adesso”.

Scudetto alla Lazio ma La Zanzara chiude: sì o no?

“No. No perché lo Scudetto della Lazio l’ho già provato, ho già goduto e non penso che succederà più, per cui penso che certi orgasmi è meglio conservarli, ripetendoli sarebbero diversi”.

Chi si è rivelato un ipocrita nel calcio italiano?

“È pieno di ipocriti, in tutti i settori. Noi stessi in quota parte lo siamo, ogni tanto predichiamo bene e razzoliamo male. Bisogna vedere come lo si fa, in che ambito lo si fa e con che frequenza. Il mondo del calcio è pieno di ipocrisie, forse è fondato sull’ipocrisia, su una comunicazione buonista e rotonda, che deve accontentare tutti. Comunque oggi l’ipocrisia più grande è quella di un mondo del calcio che si è affidato a potenze economiche arabe, di paesi nei quali i diritti umani sono negati, quando le stesse istituzioni internazionali del calcio fanno campagne sui diritti umani. Questa è una cosa incredibile se ci si pensa, però i soldi, ovviamente, fanno superare tutto”.

Meglio vincere rubando o perdere da onesti?

“Messa così perdere da onesti”.

Scegli cosa essere tra calciatore, allenatore e presidente

“Presidente”.

Il calciatore che stimi di più?

“Paolo Maldini”.

In Italia secondo te si parla troppo di calcio?

“No”.

Abodi ha detto: “In Nazionale solo chi è d’esempio, la maglia azzurra la vestono i migliori, non solo nel comportamento sportivo”. Secondo te è una frase ipocrita?

“Sì, è stata detta quando sono stati accusati e condannati alcuni giocatori per calcioscommesse. È una frase assolutamente ipocrita perché se qualcuno è colpevole paga, dopodiché quando paga rientra a pieno titolo nel consesso civile, in questo caso nel monod del calcio. Ricordo ad Abodi che secondo il suo criterio Rossi non avrebbe potuto partecipare al Mondiale di Spagna ’82… Le condanne devono essere scontate per il periodo deciso dalla giustizia, che sia ordinaria o sportiva, uno non può poi essere marchiato a vita”.

“Non vedo la possibilità di mollare in un momento così delicato”. Così ha detto Gravina dopo l’esonero di Spalletti in merito alle sue eventuali dimissioni. frase ipocrita?

“Gravina è stato appena rieletto presidente della Figc e ha tutto il diritto di rimanere presidente fino a che quelli che l’hanno eletto non gli tolgono la fiducia. Il fallimento di Spalletti è certamente anche un po’ il fallimento di Gravina che l’ha scelto, ma l’allenatore si può sbagliare. Anche i presidenti delle società sbagliano allenatore, ma non è che si dimettono. Certamente lui si dimetterà se l’Italia non andrà ai Mondiali, questo mi pare certo, perché quello è l’obiettivo della Federcalcio”.

Mancini ha detto: “Tornerei per vincere un Mondiale, ho parlato con Gravina”. 

“la cosa più intollerabile della vicenda Mancini non è tanto il fatto che un allenatore decida di lasciare la Nazionale ad agosto. Il punto è l’ipocrisia di chi non ammette esplicitamente di aver lasciato la Nazionale per i soldi dell’Arabia Saudita. Perché uno non dovrebbe dire apertamente ‘Mi è arrivata un’offerta talmente irrinunciabile a livello economico che vado in Arabia per i quattrini’? Troverei estremamente elegante, sobrio ed onesto sostenere una cosa di questo tipo”.

“Non resto se non sono voluto davvero”. Così Acerbi dopo aver rifiutato la convocazione…

Rifiutare la Nazionale è sempre un errore, al di là delle responsabilità di Spalletti nella gestione di Acerbi e le frasi dette dall’ex ct sulla sua età, frasi che un allenatore non dovrebbe dire. Anche se sei in rotta con l’allenatore tu vai in Nazionale, giochi, dai tutto, e poi ti chiarisci, litighi o rompi definitivamente. 

Infantino sul Mondiale per Club: “Un successo enorme”

“Può essere ma io lo abolirei domani mattina. Penso sia una follia portare i giocatori allo stremo delle forze a luglio e credo che poi alcuni infortuni lo dimostrino. Tutti quelli che sono stati testimonial del Mondiale per Club, incassando un sacco di soldi, non devono adesso permettersi di parlare di tutela dei giocatori o di pause, soste, giorni di riposo ecc. Avendo accettato questa follia ora non devono più parlarne”.