La Juventus si ritrova a fare i conti con un mercato che stenta a decollare. Nonostante gli incassi dalle competizioni internazionali, la sessione di trasferimenti non ha ancora regalato i colpi che i tifosi bianconeri si aspettavano. Jonathan David e Joao Mario sono gli unici volti nuovi, ma per il tecnico Tudor e il direttore sportivo Comolli le vere priorità restano da colmare. Con l’inizio del ritiro pre-stagionale, la Vecchia Signora è chiamata a intervenire per non perdere terreno dalle rivali.
Juventus, un mercato a rilento
Il senso di incompiutezza serpeggia tra le fila della Juventus. Jonathan David è arrivato a parametro zero con qualche ingombrante commissione, mentre Joao Mario è giunto in uno scambio con il Porto. A loro vanno poi aggiunti i 32 milioni che sono stati spesi per mantenere in rosa Conceiçao.
Si cercano alternative sulla fascia sinistra, vista la conferma di Cambiaso a destra e l’incognita Cabal causa infortunio. I nomi sul taccuino dei bianconeri sono quelli di Piquerez, Gutierrez e Molina. A centrocampo la situazione è incandescente: il “mal di pancia” di Douglas Luiz e il bisogno di un supporto per il duo Locatelli-Thuram spingono verso le piste che portano a un nome tra Hjulmand, Kessié, André e Bissouma, con un budget di circa 30 milioni.
Alla ricerca di un attaccante
Il vero enigma resta l’attacco. L’agente di Vlahovic è atteso a Torino per discutere il futuro del giocatore, il cui futuro sembra sempre più lontano dal capoluogo piemontese. Intanto Milik guarda con interesse ai paesi arabi, mentre per Kolo Muani continua a esserci un certo stallo con il PSG.
Nel frattempo, Hojlund, in uscita dal Manchester United, resta un’opzione da considerare. Ma prima la Juventus dovrà risolvere e questioni riguardanti gli esuberi per ridurre il monte ingaggi, una priorità della società.







