La tragica notizia della morte di Celeste Pin, ex difensore della Fiorentina, ha scosso il mondo del calcio e non solo. Trovato senza vita nella sua casa sulle colline di Careggi lo scorso 22 luglio, la sua scomparsa ha aperto interrogativi che la Procura di Firenze sta cercando di chiarire. Nonostante l’ipotesi iniziale di suicidio, l’ex moglie Elena Fabbri richiedei un’indagine più approfondita per omicidio.
L’ex moglie chiede di indagare
Fin da subito, la Procura ha avviato un’indagine per omicidio colposo per ragioni “tecniche”, mirata a consentire gli accertamenti dovuti. L’ipotesi del suicidio, paventata dagli inquirenti, non ha convinto tutti. Elena Fabbri, l’ex moglie di Celeste, ha presentato formale denuncia per omicidio, richiedendo l’analisi di dettagli cruciali come test tossicologici e l’esame dei messaggi e chiamate sul cellulare dell’ex calciatore.
Il messaggio ricevuto la mattina della tragedia
Celeste Pin ed Elena Fabbri sono stati insieme negli anni ’80 e hanno avuto due figli. Nonostante il divorzio, avevano mantenuto buoni rapporti. Lei nega fermamente che Celeste sia sia suicitando, rivelando di aver ricevuto da lui una foto la mattina stessa in cui appariva sereno e in salute. Malgrado il passato di depressione con cui Pin conviveva da oltre 40 anni, Elena sottolinea come l’ex marito seguisse regolarmente la sua terapia, senza mostrare segni di peggioramento. Anzi, il suo spirito sembrava rinvigorito da progetti futuri, alcuni legati al mondo del calcio, che sembravano dargli una nuova spinta.
Con l’autorizzazione del pm Silvia Zannini, la salma è stata restituita alla famiglia per i funerali. Tuttavia, il dolore e i dubbi rimangono. Mentre le indagini continuano, molti tifosi, amici, e familiari si aggrappano alla speranza che sia fatta chiarezza sulla verità dietro la morte di Celeste Pin, un uomo che è stato tanto per molti: un padre, un marito, un amico e una figura storica per la Fiorentina.








