Ha dell’incredibile il retroscena (datato 2010) svelato da Maxi Lopez sul mancato passaggio alla Lazio, a cui poi seguì l’approdo al Catania, esperienza che ha dato il via alla carriera dell’attaccante argentino in Italia.
Maxi Lopez: “Ero davanti alla Fontana di Trevi con Wanda…”
“Ero in vacanza con la mia famiglia a Roma” ha riferito Maxi Lopez al podcast El After. “Mi trovavo di fronte alla fontana di Trevi quando un poliziotto si avvicinò a noi. Mi disse che il presidente della Lazio voleva parlarmi e che dovevo seguirlo subito. Non sapevo nemmeno chi fosse e in quel periodo non parlavo nemmeno l’italiano. Al termine dell’incontro, Lotito mi disse: <<sei il prossimo attaccante della Lazio>>. Mi disse che quella stretta di mano era come firmare il contratto e, nei giorni successivi, ho aspettato aggiornamenti. Non avendo avuto contatti, ero convinto di dover tornare in Russia” (all’FK Mosca, ndr).
L’approdo al Catania
“Arrivato in aeroporto, però, mi fu detto che non potevo imbarcarmi. Mentre pensavo alla multa che avrei dovuto pagare per non essere rientrato in Russia, mi portarono davanti a un dirigente che mi disse: <<Verrai a giocare al Catania>>. Mi fu comunicato che avevano già parlato con la Lazio e che avevano raggiunto un accordo. Da lì è iniziata la mia storia in Sicilia”.







