L’Inter di Cristian Chivu si sta dimostrando una vera e propria macchina da gol, un rullo compressore che sembra non conoscere ostacoli. Con un attacco capace di segnare in media quasi 3 reti a partita, i nerazzurri si presentano al confronto con il Napoli forti della loro potenza offensiva, una vera bestia nera per le difese avversarie.
Nerazzurri inarrestabili
I numeri danno una chiara indicazione della forza dell’attacco interista: nelle prime dieci gare ufficiali, tra campionato e coppe, l’Inter ha fatto registrare un bottino di ben 27 gol. Una media che supera addirittura quella dell’era Inzaghi, che nella stagione della seconda stella si era fermata a quota 23 nello stesso intervallo di tempo. L’unica eccezione in questa cavalcata è stato l’1-0 contro la Roma, mentre per il resto, l’attacco ha dominato: 5 gol rifilati al Torino, 4 all’Union Saint-Gilloise e alla Cremonese, 3 allo Slavia Praga e persino alla Juventus in un elettrizzante 4-3.
L’evoluzione sotto la guida di Chivu
Questa metamorfosi offensiva porta indiscutibilmente la firma di Chivu. L’allenatore ha impresso ai suoi ragazzi uno stile di gioco più verticale, con una difesa alta che permette una riaggressione immediata non appena si perde il pallone. Questa varietà di soluzioni tattiche rende l’Inter imprevedibile e devastante per gli avversari, che stentano a trovare risposte efficaci a questo tipo di gioco.
Difesa in equilibrio, attacco polivalente
Se l’inizio di stagione aveva mostrato qualche falla difensiva, con 6 reti subite in 3 partite, l’Inter ha saputo aggiustare il tiro. Nelle ultime 7 gare, infatti, la difesa è stata quasi impenetrabile, concedendo appena 2 gol e piazzando 5 clean sheet. L’attacco, dal canto suo, si è dimostrato polivalente, con ben 9 marcatori diversi. A guidare il plotone sono Lautaro Martinez con 6 gol e Thuram con 5, seguiti da Bonny, Calhanoglu, Dumfries con 3, e ancora Dimarco ed Esposito con 2.








