Zlatan Ibrahimovic è noto per il suo carisma dentro e fuori dal campo. Recentemente, un retroscena svelato da Lucas Biglia ha messo in luce un altro lato di “Ibra”: la sua fermezza sulle sue idee, nonostante il retroscena ssi riferisse in un periodo storico anormale, quello del Covid.
Zlatan e i salari in tempi di pandemia
L’ex giocatore e attuale membro dello staff tecnico dell’Anderlecht, Lucas Biglia, ha raccontato in un’intervista a Diretta.it alcuni episodi significativi della sua carriera. Tra questi, non poteva mancare un aneddoto su una delle figure più iconiche del calcio mondiale: Zlatan Ibrahimovic. Quando il virus Covid ha iniziato a colpire il mondo, il calcio non è stato immune dalle sue conseguenze: molte società hanno dovuto discutere la riduzione dei salari dei giocatori per far fronte alla crisi.
Secondo Biglia, la reazione di Zlatan è stata unica. Con il suo solito modo di fare, Biglia ha fatto capire che il campione svedese non voleva rinunciare neanche a un euro del suo stipendio: “Per lui il Milan poteva anche fallire“.
La metamorfosi da giocatore a dirigente
Con il ritiro dal calcio giocato, molti si sono chiesti come Ibrahimovic avrebbe canalizzato l’energia e la determinazione che lo hanno reso uno dei migliori sul campo. Oggi, in veste di dirigente, Zlatan si trova a dover reinterpretare la leadership e l’approccio al lavoro di squadra.
Biglia osserva che questa transizione non è stata priva di sfide: “Credo che abbia capito che deve imparare a delegare e non poter fare tutto lui. Ora al suo fianco ha uno come Tare e dunque ha giustamente lasciato un po’ di spazio“, ha affermato
La mentalità vincente di Zlatan
Ibrahimovic è sempre stato sinonimo di ambizione e perseveranza. In campo, la sua mentalità unica lo ha reso una forza inarrestabile. Ora, nell’ambito gestionale, Zlatan sembra applicare lo stesso approccio inflessibile che lo ha caratterizzato per tutta la carriera. È interessante notare come questo cambiamento di ruolo l’abbia costretto a riflettere su alcune delle sue pratiche passate. La capacità di adattamento e di visione a lungo termine rimane uno dei suoi punti di forza, e Biglia non manca di sottolinearlo. “In campo era straordinario“.
Il passaggio da calciatore a dirigente è una sfida che molti ex giocatori affrontano con esitazione. Non è il caso di Zlatan, che guarda al futuro con la stessa determinazione che lo ha contraddistinto sul rettangolo verde.








