Samuele Longo: “Giovani, va bene il prestito, ma con un senso. Camarda? Deve azzeccare le scelte. Quel tweet di Gerry Scotti mi perseguita…”

Dalla collaborazione tra Sportitalia e Chiamarsi Bomber un nuovo programma in cui si parla di tutto il calcio che ci fa emozionare…ma non di Serie A: Premier League, Liga, Ligue 1, Bundesliga e poi la Saudi Pro League e la Liga Profesional: Mundialito. 

Ospite di questa puntata Samuele Longo, attaccante 33enne cresciuto nell’Inter che nella sua lunga carriera ha giocato in diverse squadre spagnole e anche in Olanda. Con lui si è parlato, ovviamente, di attaccanti, ma anche di Nazionale e di Spalletti.

Samuele Longo oggi

In questo momento sono senza una squadra. Ho avuto periodi un po’ stressanti, ma adesso ho trovato un equilibrio e sto bene, siamo qui ad Antequera in Spagna dove ho concluso la scorsa stagione. La mia carriera? Ho cambiato sesso città e maglia, quindi ho un bagaglio sicuramente importante”.

La percezione della Serie A all’estero

“Nelle varie nazioni in cui sono stato, parlando con i miei compagni, devo dire che loro non vedono il nostro campionato in maniera così negativa come lo vediamo noi dall’interno. Negli anni ha perso un po’ di valore, ma all’estero siamo ancora visti come un campionato forte”.

Il settore giovanile dell’Inter

“L’Inter è un club che punta molto sui giovani, ha grosse possibilità di investire e quindi non mi sorprende che continui a fare risultati a livello giovanile. I giocatori che escono dal settore giovanile nerazzurro hanno un impatto diverso con il calcio professionistico”. 

Longo ai tempi dell'Inter
Longo ai tempi dell’Inter

La gestione dei giovani e Camarda

“Per i giovani i prestiti fanno bene, ma devono avere un senso. Io ad esempio ne ho fatti troppi in carriera. Tutta una carriera in prestito non aiuta. Camarda? Pochi consigli. Sicuramente è un ragazzo con la testa sulle spalle e tanta voglia. A lui posso solo consigliare di cercare di azzeccare le scelte. Quando sei forte, soprattutto in un ruolo delicato come quello dell’attaccante, bisogna trovare una soluzione che ti dia sì possibilità di giocare ma anche di avere occasioni durante la partita. Andare in una squadra dove becchi la palla una volta ogni 20′ non è semplice… L’idea del Milan Futuro è intelligente e fa bene ai giovani, la Serie C non è la Primavera. in alcune circostanze lui lo scorso anno poteva comunque esser gestito meglio. A Lecce sono convinto posso dire la sua, ha tutto per far bene”.

Francesco Camarda
Francesco Camarda

Quel famoso tweet di Gerry Scotti…

Il noto volto della tv Gerry Scotti una volta accostò un giovane Longo addirittura a Gigi Riva, in un tweet diventato con gli anni virale. Longo ci scherza su: “È un tweet che mi perseguita, vi dico solo che due anni fa al mio addio al celibato i miei amici lo hanno stampato sulla maglietta dello sposo. Lo scrisse in una partita di Coppa Italia contro il Modena dove da suvìbentrato feci doppietta e passammo il turno”.

Il tweet di Gerry Scotti su Longo
Il tweet di Gerry Scotti su Longo

Tra i tanti allenatori anche Pochettino

“È stato il mio primo mister tra i professionisti all’Espanyol, mi ha voluto dopo l’anno della Primavera. Sono arrivato alla terza giornata di campionato, dopo tre allenamenti mi mise subito titolare e feci gol nelle prime due partite. Di lui posso solo parlar bene, era molto esigente e richiedeva molta intensità in tutti gli allenamenti. Io all’epoca ero giovane e andavo a tremila, ma compagni più esperti si lamentavano. Difficilmente ho ritrovato quell’intensità con altri allenatori”.

Mauricio pochettino attuale ct degli USA

Discorso Nazionale

“Da italiano all’estero devi sopportare qualche presa in giro, anche se il nome Italia fa sempre paura, abbiamo comunque una storia ed un blasone. Siamo una nazionale super rispettata, se riusciremo a qualificarci avranno comunque paura dell’Italia”.

La preparazione con Spalletti

“Noi ragazzi della Primavera tornati dai prestiti in realtà non abbiamo lavorato molto con lui. posso parlarne poco perché l’ho avuto per poco tempo. Ricordo che curava molto i dettagli già dal riscaldamento, era molto attento, quasi maniacale. Ha vinto a Napoli, ora l’ha chiamato la Juve… credo sia un grande allenatore. Per lui parla la carriera, ridurre tutto all’ultima esperienza negativa con la Nazionale non sarebbe giusto”. 

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Sul futuro

“Ho ancora voglia di giocare, l’idea che abbiamo in famiglia è rimanere in Spagna. Anche una volta che smetterò di giocare vorremmo rimanere qui a vivere, ci troviamo molto bene”.