È stata una serata amara per l’Inter di Cristian Chivu, uscita sconfitta dall’ultima battaglia contro l’Atletico Madrid, un match che ha lasciato l’amaro in bocca per l’epilogo all’ultimo respiro. Una partita che ha messo in luce non solo le qualità, ma anche le lacune di una squadra che deve ancora imparare a essere più cinica, sia in campionato che in Champions League.
E come ogni allenatore che si rispetti, Chivu non ha mancato di esporre il suo disappunto.
Serve più cinismo secondo Chivu
Dopo la battaglia del Wanda Metropolitano, Chivu non ha usato mezzi termini e si è lasciato andare ad un nervoso sfogo ai microfoni di Sky Sport. Ha riconosciuto, con una punta di amarezza, che l’Inter ha subìto un gol da corner proprio all’ultimo minuto, nonostante avesse in campo i migliori saltatori. “Dobbiamo capire di dover essere più cinici e non badare troppo alla bellezza“, ha dichiarato Chivu, sottolineando l’importanza di capire i momenti della partita e di saper reagire.
Come può crescere la squadra?
Chivu, però, è altrettanto consapevole delle potenzialità della sua rosa. Il mister ha fatto tesoro della reazione avuta nel secondo tempo: “Siamo stati concreti nell’attaccare la profondità“, ha osservato, riconoscendo però come ci sia ancora molto da lavorare sottoporta. L’obiettivo è quello di diventare più sporchi e cattivi, a tutti gli effetti, per poter raccogliere quei punti che al momento sembrano sfuggire tra le dita dei nerazzurri.
La questione dei cambi
Uno degli aspetti che ha suscitato più discussioni è la gestione dei cambi. Chivu ha ammesso di aver provato a contrastare la qualità dell’Atletico con energie nuove, cercando di tamponare le forze in calo dopo l’intenso derby. “Per generosità non posso rimproverare niente ai ragazzi“, ha affermato, pur ammettendo che i nuovi entrati avrebbero potuto gestire meglio il pallone in momenti cruciali.
Il confronto con la squadra negli spogliatoi
Il dialogo negli spogliatoi, secondo quanto riportato da Chivu, ha avuto toni sinceri e diretti. Con l’onestà di chi sa di aver dato tutto, ma anche di chi è consapevole delle proprie mancanze, ha espresso il suo rammarico. Un momento di tensione che lo stesso tecnico ha affrontato a modo suo: “Ho fumato 3 sigarette una dietro l’altra,” ha confessato, per far comprendere agli ascoltatori il suo stato d’animo.








